Diocesi di Aversa – Quaresima online: Domenica 21 maggio 2017
Commento al Vangelo di Mons. Spinillo: VI Domenica di Quaresim…
#diocesidiAversa, #ChiesadiAversa #Pasqua2017 #CommentoalVangelo #PassaLaParola #Paraclito #Spirito #SpiritoSantoLa celebrazione della Pasqua è la resurrezione del Signore, il grande passaggio verso la pienezza del bene. La celebrazione della Pasqua è la resurrezione del Signore, il grande passaggio verso la pienezza del bene. Perché questo possa essere vissuto, la Pasqua ci porta un annunzio: quell’annunzio che, commenta Mons. Angelo Spinillo nella sua riflessione settimanale sulla Parola di Dio, lo stesso Gesù offre ai suoi discepoli comparendo in mezzo a loro a porte chiuse. “La Pasqua è l’annunzio dello Spirito di Dio, che rimane con noi guidandoci e sostenendoci sempre. Nel brano del vangelo che leggiamo in questa sesta domenica di Pasqua, Gesù lo presenta come il Paraclito, il consolatore: una presenza constante che riempie il nostro cuore della consolazione che è frutto della fede, vive nella speranza e respira nella carità”. Sono, questi, i segni grandi della presenza dello Spirito che trasforma la vita delle persone e le rende capaci “di una dimensione di vita assolutamente nuova che, dice Pietro, ci aiuta ad essere portatori di bene anche quando siamo nella sofferenza: la sofferenza, infatti, è sacrificio di sé e partecipazione al sacrificio di Gesù”.
Pubblicato da Chiesa di Aversa su Giovedì 18 maggio 2017
La celebrazione della Pasqua è la resurrezione del Signore, il grande passaggio verso la pienezza del bene. Perché questo possa essere vissuto, la Pasqua ci porta un annunzio: quell’annunzio che, commenta Mons. Angelo Spinillo nella sua riflessione settimanale sulla Parola di Dio, lo stesso Gesù offre ai suoi discepoli comparendo in mezzo a loro a porte chiuse. “La Pasqua è l’annunzio dello Spirito di Dio, che rimane con noi guidandoci e sostenendoci sempre. Nel brano del vangelo che leggiamo in questa sesta domenica di Pasqua, Gesù lo presenta come il Paraclito, il consolatore: una presenza constante che riempie il nostro cuore della consolazione che è frutto della fede, vive nella speranza e respira nella carità”. Sono, questi, i segni grandi della presenza dello Spirito che trasforma la vita delle persone e le rende capaci “di una dimensione di vita assolutamente nuova che, dice Pietro, ci aiuta ad essere portatori di bene anche quando siamo nella sofferenza: la sofferenza, infatti, è sacrificio di sé e partecipazione al sacrificio di Gesù”.