Il Seminario ospiterà la cerimonia: primo premio a Domenico Romano Mantovani di Monfalcone. Saranno premiati anche diversi poeti e scrittori campani
Viene da Monfalcone il vincitore del Quinto Concorso Letterario “Festa dei Popoli Aversa”, organizzato dalla diocesi normanna: si tratta di Domenico Romano Mantovani che, con la sua opera “Una vecchia poesia”, si classifica al primo posto dopo un’attenta valutazione da parte della giuria delle ben 338 le opere in concorso quest’anno.
La cerimonia di premiazione si terrà sabato10 novembre 2018, alle ore 18, nell’ormai consueto scenario della Sala Guitmondo del Seminario Vescovile di Aversa. Alle spalle dell’autore goriziano, un’autrice del nostro territorio: si tratta di Elena Nugnes (Teverola) con “La terra promessa”, mentre UmbertoVicaretti (Roma) completa il podio con “Stabat Mater”. Saranno inoltre premiati anche ben tredici autori classificatisi ex aequo al quarto posto, ma uno speciale riconoscimento sarà conferito ai poeti e scrittori campani. Una decisione inedita, quella della giuria, che il Prof. Manfredi Dell’Aversana spiega così: “La Campania è una terra di splendidi paesaggi, dall’appennino al mare, ma è anche terra di storia e di vestigia, fin dalla Magna Grecia, di grandi musicisti, di arti e di artisti, di poeti e scrittori, che, tenacemente, alzano lo sguardo al cielo e offrono nuove, ma ben antiche, visioni del mondo e valori: la pace, la giustizia, la fratellanza o, semplicemente, l’amore. Di qui la decisione della Giuria del Concorso Letterario Festa dei Popoli Aversa di conferire ai poeti e scrittori della nostra regione, che hanno partecipato al Concorso, uno speciale diploma di riconoscimento al merito per il loro lavoro, pur inconsapevole, al servizio del nostro territorio. A loro va il nostro grazie”.
Premi speciali, infine, verranno conferiti anche ad una Scuola dell’Infanzia di Bologna e ad una Scuola Elementare di Pesche (Isernia), quest’ultima sarà presente alla cerimonia con una delegazione di insegnanti e bambini.
Il direttore dell’ufficio diocesano per il dialogo e l’ecumenismo, don Giuseppe Esposito, aggiunge che “il bisogno umano e religioso ci spinge, come chiesa, a continuare ogni anno il nostro percorso di attenzione all’uomo. L’accoglienza verso gli stranieri è un valore che va costantemente ribadito ed il fatto che il nostro concorso sia giunto alla quinta edizione, facendo tra l’altro registrare una partecipazione sempre crescente, ci infonde fiducia e speranza”.