Giungerà a compimento mercoledì 5 giugno 2019 alle ore 20.00, nella Chiesa di San Michele Arcangelo alla Ferrovia di Aversa, “Il Vangelo dell’arte”, percorso a tappe con Padre Jean Paul Hernandez SJ, ideato e organizzato dal Vicariato Urbano di Aversa allo scopo di approfondire la fede attraverso l’arte.
Nel clima gioioso del tempo pasquale alle soglie della Pentecoste, la terza ed ultima tappa intitolata “Si può sentire Dio?” presenterà una lettura del dipinto della “Pentecoste”, realizzato da Sebastiano Conca e recentemente restituito alla collettività dopo il restauro. “Affrontare la domanda “Si può sentire Dio?” sarà un’occasione privilegiata per acquisire una maggiore consapevolezza del dono dello Spirito, che rappresenta la radice, il fondamento della nostra appartenenza alla Chiesa, di cui Maria rappresenta un’immagine insuperabile”, commenta don Armando Nugnes. “Il compimento di un percorso e l’avvio di una nuova stagione, infatti, in lei si incrociano e trovano una sintesi meravigliosa”.
In questo anno pastorale, sotto l’impulso del vescovo Mons. Angelo Spinillo, la diocesi ha voluto proseguire la sua riflessione sulla trasmissione della fede “di generazione in generazione” aprendosi maggiormente ad un orizzonte missionario: i parroci e i sacerdoti di Aversa, dunque, hanno voluto proporre alla comunità ecclesiale cittadina un percorso di catechesi che ha segnato i momenti più forti dell’anno liturgico. “Accogliendo l’invito di papa Francesco, che in Evangelii gaudium ci aveva già stimolati a valorizzare la via pulchritudinis (via della bellezza), si è scelto di valorizzare il nostro ricco patrimonio artistico come contesto e luogo di ispirazione per gli incontri catechetici”, prosegue don Armando. “Con l’aiuto di p. Hernández, gesuita della rete Pietre vive che da circa un decennio promuove in diversi paesi la catechesi attraverso l’arte, ci siamo posti in ascolto, in accoglienza di quella “buona notizia”, quel Vangelo che la nostra arte sacra rappresenta”.
Il percorso ha avuto inizio con la prima tappa, “Si può vedere Dio?”, vissuta il 12 dicembre – in tempo di Avvento – nella Chiesa di San Francesco: “sostando presso la Natività di Pietro da Cortona, ci siamo lasciati introdurre nel mistero del Natale, in cui il Dio invisibile si rende visibile, si lascia ammirare e contemplare in un bambino”. Nel tempo di Quaresima, il 2 aprile, la Chiesa dell’Annunziata, autentica porta d’ingresso al “cuore” di Aversa, ha fatto da sfondo al secondo incontro dal titolo “Si può afferrare Dio?”. “Qui, ad introdurci nel mistero della Passione, abbiamo trovato la maestosa pala di Marco Pino da Siena del 1571, che ritrae la Deposizione di Cristo dalla croce. La consegna che Cristo fa del suo corpo, della sua stessa vita nelle nostre mani, quasi in risposta alla pretesa dell’uomo di “afferrare” da solo Dio, ci ha permesso di sentirci quasi presenti fisicamente al Calvario”.
Nel concludere, don Armando Nugnes rimarca ancora una volta il prezioso contributo di p. Hernández che, “grazie alla sua competenza teologica e all’esperienza maturata nell’accompagnamento di centinaia di giovani di numerosi paesi, può rappresentare uno stimolo importante per le diverse realtà ecclesiali presenti nella città di Aversa a ritrovare una spinta evangelizzatrice entusiasta, che sappia coniugare la valorizzazione del ricco patrimonio culturale con le esigenze attuali di un’incisiva comunicazione della fede che tocchi le corde profonde dell’esistenza di ciascuno. Infatti, ritorna quanto mai attuale la notazione di Goethe ne Le affinità elettive: Non c’è via più sicura per evadere dal mondo, che l’arte; ma non c’è legame più sicuro con esso che l’arte”.
Comunicato Stampa