“Se siamo consapevoli del dono dell’amore ricevuto dal Padre, le situazioni di sofferenza rendono gloriose le nostre stimmate, proprio come quelle che Gesù invita i suoi discepoli a toccare”
“Pace a voi”: nella parola che spezziamo il 18 aprile 2021, Terza Domenica di Pasqua, Gesù lo ripete ai suoi discepoli, invitandoli di nuovo a toccare le piaghe. Perché insistere su questo invito? Perché, osserva Mons. Angelo Spinillo nel suo commento al Vangelo, “toccare le piaghe del Signore significa comprendere come si affronta la realtà della storia e della vita del mondo con tutto l’amore che Dio ci ha donato”. Se siamo consapevoli del dono dell’amore ricevuto dal Padre, le situazioni di sofferenza rendono gloriose le nostre stimmate. Proprio come quelle del Cristo Signore, segno di un amore donato che libera l’umanità: ecco, conclude il vescovo di Aversa, “siamo testimoni dell’amore di Dio, donato al mondo, di cui porteremo sempre le stimmate insieme con Gesù. Un amore che risorge sempre nella luce della ricchezza di un bene più grande: il bene del vivere come figli di Dio”.
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