“Siamo vicini al Natale: Dio, che si fa uomo, viene ad abbracciare l’umanità perché desidera vivere con lei e prendersene cura. Accogliamo nella nostra vita questa speranza nuova”
La quarta domenica di Avvento ci introduce il Natale: “la venuta del Cristo Signore – osserva Mons. Angelo Spinillo – sconvolge la storia dell’umanità, la apre ad una speranza nuova. E questa novità della presenza di Gesù nella nostra vita è per noi qualcosa di assolutamente incredibile: Dio, che si fa uomo, viene ad abbracciare l’umanità perché desidera vivere con lei e prendersene cura”.
Nel segno della fiducia e nella vocazione a cui siamo chiamati, ecco che la parola di Dio di domenica prossima 18 dicembre 2022, quarta del tempo di Avvento, ci mette davanti la figura di Giuseppe di Nazareth. Lo sposo di Maria, in quel sonno tormentato dai dubbi, ascolta la voce di Dio e si abbandona nelle Sue braccia. “Giuseppe sente di essere pronto a questa vocazione: egli è chiamato a vivere con Maria una comunione di vita che travalica i criteri ordinari della nostra dimensione naturale. Una comunione che è partecipazione di entrambi alla presenza di Dio: una comunione di amore e di fede, di carità e di speranza”.
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