“Gesù è il Buon Pastore e la Chiesa il grande ovile: Egli ci invita a credere in lui e a seguirlo, chiamandoci ad entrare nella realtà in cui abita con il suo popolo e ad essere partecipi della sua vita”
Le domeniche di Pasqua sono il momento luminoso dell’incontro dei discepoli con il Signore Risorto: “c’è sempre un processo di riconoscimento di colui che è tornato ad essere vivente tra i suoi”, osserva Mons. Angelo Spinillo nello spezzare la parola di domenica prossima, 30 aprile 2023.
“In tutti i momenti in cui il Signore Risorto appare ai discepoli c’è l’invito a credere in lui, a vivere insieme con lui e a seguirlo”. Ecco allora che l’annunzio e la fiducia sono al centro del Vangelo della quarta domenica di Pasqua, che ci parla di Gesù come il buon pastore: Egli viene incontro alle sue pecore, che riconoscono la sua voce e lo seguono. La Chiesa, ci dice il vescovo di Aversa, “è il grande ovile, il luogo in cui stare insieme con il pastore: Gesù è la porta, ci chiama ad entrare nella realtà in cui egli abita con il suo popolo e ad essere partecipi della sua vita”.
In questa domenica, allora, un pensiero particolare va rivolto a coloro che “sentono la vocazione a poter essere con il Signore pastori nella chiesa: preghiamo perché essi possano assumere la forma del Buon Pastore, ovvero di colui che, sposo della Chiesa, diventa pienamente partecipe della vita di tutta quanta la comunità cristiana”
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