Nella quarta domenica, il cammino della nostra quaresima si illumina della luce che viene dalla croce di Cristo.
Questa luce ci viene annunziata come grazia che salva l’umanità. Certo, osserva Mons. Angelo Spinillo nello spezzare la parola del 10 marzo 2024, “guardare un crocifisso non è uno spettacolo accattivante, del resto il corpo di un uomo martoriato appeso ad una croce ci richiama l’assurda crudeltà che l’umanità vive quotidianamente, specialmente nel mondo di oggi dilaniato da tante guerre”.
Proviamo difficoltà ad accettare la sofferenza che Gesù ha vissuto ma, aggiunge il vescovo di Aversa, “è proprio nella croce di Cristo che risplende tutto l’amore che ci è stato donato da Dio: Gesù sulla croce è l’immagine della sofferenza di tutta l’umanità, vissuta nell’amore obbediente all’amore del Padre. Noi, come Cristo Signore, vogliamo essere coloro che portano speranza di vita nuova a questo mondo”.
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