Ieri sera a Casal di Principe il vescovo Angelo Spinillo ha incontrato i Candidati Sindaci, gli aspiranti Consiglieri comunali e i Cittadini nel cortile della parrocchia del SS. Salvatore per dialogare insieme sulla Città. Alla vigilia della 50ª edizione delle Settimane Sociali dei cattolici in Italia l’intera Comunità casalese, insieme con i parroci di San Salvatore, Spirito Santo, San Nicola e Maria SS. Preziosa, hanno parlato con il Vescovo di fraternità e visioni future di Casal di Principe. Ciascuno con il proprio stile e le proprie sensibilità, Lia Caterino, Elisabetta Corvino, Ottavio Corvino, Marisa Diana e Antonio Natale, hanno condiviso in un cortile affollato la propria idea di Città e di partecipazione affinché tutti si sentano protagonisti di un progetto comune.
Introducendo questo incontro pubblico, promosso dalle parrocchie di Casal di Principe con il sostegno degli Uffici diocesani del Settore “Carità e Società degli uomini”, il vescovo Angelo Spinillo ha dichiarato: «In questo incontro sulla città e con la città, qual è il nostro interesse come Chiesa? Semplicemente quello del credente, chiamato a vivere nella storia del mondo per custodire e promuovere l’opera di Dio. Oggi il mondo è in una fase di grande cambiamento, dove il modo di pensare è ovunque segnato dalla globalizzazione. E qual è oggi il ruolo della città, trasformata in megalopoli? Come inquadrare la vocazione agricola di tanta parte del nostro territorio alla luce di questa rivoluzione socio-economica e culturale? L’Evangelii Gaudium di Papa Francesco ci fornisce una lettura illuminante sui nuovi orientamenti di vita che il cristiano riceve dal grande dinamismo della modernità. La città, da sempre luogo naturale dell’incontro, è un luogo di incrocio di tante forme di vita e di opportunità, ma anche portatore di possibili pericoli. La Chiesa in questo deve porsi in ascolto e in dialogo, una missione difficile ma stimolante, necessaria anche nel confronto con la politica, propugnando un orizzonte di valori fondato sulla fraternità, che vada oltre i vantaggi legati all’economia. Un orizzonte sul quale far muovere tutto il dinamismo di una comunità, fondamentale per costruire la pace sociale».
Ufficio per i problemi sociali e il lavoro