Il nome di Mons. Comparone è entrato nella storia millenaria di Aversa, tra i figli illustri della gloriosa Diocesi normanna..
Cento anni fa nasceva nel periferico e vivace Borgo San Lorenzo della città di Aversa uno tra i figli illustri della diocesi normanna: il vescovo Mons. Nicola Comparone.
Nicola Comparone nasce ad Aversa il 18 luglio 1924 dai coniugi Salvatore e Liberata Cammisa, formandosi al Seminario Vescovile di Aversa, al Regionale di Salerno e all’Interregionale Teologico di Posillipo. Il servizio quarantennale svolto per la sua Chiesa locale l’aveva visto impegnato in variegati campi: come assistente di Azione Cattolica, Direttore spirituale in Seminario, Cappellano del Monastero delle Clarisse Cappuccinelle e poi dell’Istituto San Lorenzo, Direttore dell’Ufficio Catechistico, Decano-presidente del Capitolo Cattedrale, Cancelliere Vescovile, Vicario Generale, Amministratore Apostolico di Aversa, Vescovo di Alife-Caiazzo.
Consacrato vescovo nella cattedrale di Aversa il 26 maggio 1990. Dopo otto anni di servizio episcopale nella diocesi di Alife-Caiazzo, è deceduto a Piedimonte Matese il 5 gennaio 1998.
Testimoniò grande fedeltà alla Chiesa, servendola ed amandola con filiale tenerezza e completa dedizione. Uomo di grande equilibrio e saggezza, frutto di intelligenza, esperienza e ricchezza umana. Mons. Comparone si distinse per lealtà, rispetto, carità verso le persone e le istituzioni religiose e civili per le quali si trovò a lavorare, vivendo in pienezza il suo Sacerdozio in un servizio di umiltà e di carità pastorale, di discrezione di operosità di silenzio e di modestia, sempre mettendo a frutto gli insegnamenti della formazione acquisita nella giovinezza..
Il ricordo tra vescovi e sacerdoti.
Mons. Giovanni Gazza, vescovo di Aversa, all’ordinazione episcopale di mons. Comparone – avvenuta nella Cattedrale di Aversa il 26 maggio 1990 – presentando il suo saluto ed i motivi della scelta, da parte del Santo Padre, così si esprimeva: “A questa scelta hanno condotto la lunga esperienza e preparazione di Monsignore al servizio diocesano, le sue doti di mente e di cuore e soprattutto la sua carità verso tutti, in particolare i Sacerdoti, carità alimentata da una viva e limpida spiritualità. Per la nostra diocesi questa nomina rappresenta un sacrificio non indifferente. Mons. Comparone, per la sua fedeltà, la sua laboriosità infaticabile, la sua disponibilità sempre ed in ogni circostanza è stato un perno fondamentale attorno a cui si è mossa per tanti anni la vita della nostra Comunità Diocesana” (in Bollettino Diocesano di Aversa, aprile 1990, numero unico dedicato alla consacrazione episcopale di Mons. Nicola Comparone, p.6).
Una carità istillata nel suo cuore con semplicità e bontà dagli esempi ricevuti in famiglia e nella formazione nei seminari, una dedizione approfondita nella cultura teologica dei Gesuiti a Posillipo-Napoli e nella spiritualità alfonsiana. Un servizio di carità pastorale, da sacerdote e poi da vescovo, con solido carattere tenace e laborioso, sempre nello stile della fraternità, umiltà e comprensione.
II ricordo di un sacerdote amico, mons. Fernando Angelino, rettore del Seminario vescovile di Aversa negli anni postconciliari, tratteggia il suo reale profilo .”La duttilità del carattere, la preparazione culturale, che cresceva con le responsabilità assunte, la naturale versatilità erano garanzia di riuscita per tutto ciò che faceva. Tenace di volontà, resistente al lavoro e dotato di grande senso della concretezza, non desisteva mai dalle mete, scegliendo i mezzi adatti e non risparmiando le forze per conseguire il fine. Vedendolo lavorare, si aveva la sensazione che avesse ” una marcia in più”. Il grande equilibrio di cui era dotato, frutto di intelligenza, di esperienza e di ricchezza umana, contraddistingueva le sue dedizioni. Nel delicato e importante ufficio di Vicariato generale della diocesi, con Mons. Cece prima e con Mons. Gazza poi, si sforzò di applicare una regola d’oro di trattare tutto con carità e comprensione”. Mons. Angelino, lo ricorda ancor più quando era Padre spirituale in Seminario ad Aversa : ” Ricordo la sua pazienza, la disponibilità, la paterna bontà nei riguardi dei ragazzi e dei giovani seminaristi, che crescevano nella difficile verifica della propria scelta di vita. Una presenza, la sua, continua e discreta, rassicurante e pungolante, che diventava punto di riferimento per qualsiasi problema. Nella mente di chi lo ha conosciuto, restano impresse molte cose di lui: gli atteggiamenti, i comportamenti, la presenza vivace, l’ostinato richiamo alla serietà del lavoro, lo stile di vita”.
Il Cardinale Michele Giordano, arcivescovo di Napoli e Presidente della Conferenza Episcopale Campana, nell’omelia della liturgia eucaristica del funerale di mons. Comparone ad Alife, sottolineava che “la nota che caratterizzò il suo servizio di sacerdote e di vescovo fu l’esemplarità della sua vita, in tutti i posti di responsabilità ai quali fu chiamato; testimoniando sempre la fedeltà alla Chiesa: amò la chiesa con filiale tenerezza e completa dedizione; con una personalità che si è affermata in ogni campo, nel quale fosse stato chiamato ad operare. Competente come pochi, nel trattare le questioni giuridico-pastorali del matrimonio e della sacra ordinazione. L’amore e la fedeltà al Santo Padre e alla Gerarchia hanno costituito un cardine della sua attività dì Pastore”.
La devozione di Mons. Comparone alla Madre di Dio era testimoniata dalle appassionate omelie che lo infervoravano per ricordare la Madonna sotto qualsiasi titolo ma, particolarmente, sotto quello di Madonna di Casaluce per la riconoscenza e per il privilegio che gli toccò di incoronarla, per la terza volta, nel settembre del 1980, quando era Vicario capitolare di Aversa.
L’Amministratore Diocesano pro-tempore Mons. Antonio Tammaro, suo collaboratore ed amico nell’ultimo saluto della città e della diocesi normanna, -nella liturgia funebre del 8 gennaio 1998 nell’abbazia di s. Lorenzo -ricordava come Mons. Comparone “aveva modellato la sua preparazione alla scuola dì tre vescovi della nostra diocesi, Mons. Teutonico, Mons. Cece e Mons. Gazza. Dal primo aveva captato il rigore, la qualità e l’inflessibilità nell’ annuncio evangelico, nel servizio pastorale circa la fede e la disciplina della Chiesa. Da Mons. Cece seppe imparare ad essere sempre disponibile a comprendere l’animo umano e a porgere in modo affascinante l’amicizia, la cultura, l’accoglienza, la sensibile umanità. Da Mons. Gazza seguì l’esempio di una amabilità genuina che metteva a proprio agio ogni persona. Il seminarista, il sacerdote, la religiosa, la claustrale, il piccolo, l’adolescente, l’adulto, l’anziano, ogni persona conosciuta e non, sempre veniva accolta e sempre si rendeva attento ai bisogni dì ciascuno”.
Con il suo grande cuore sacerdotale, donò alla Congregazione delle Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato l’Istituto di viale Europa di Aversa, centro di accoglienza educativa dell’infanzia, intitolato alla sorella Olimpia e zia Natalia, apostole di carità. “Abbiamo letto le ultime volontà del Vescovo, stilate il 16 dicembre 1994, per avere la misura del suo grande cuore e conoscere quanta fiducia aveva sempre nutrito per la Congregazione delle Vittime Espiatrici, e donare alla Congregazione l’Istituto ”Olimpia e Natalia”, ma commuove ancora il suo ricordo concreto per il Monastero delle Cappuccinelle in Aversa ed il Seminario di Alife – Calazio, sua speranza, che auspicava di aver restituito ad una novella rifioritura di vocazioni” (Don Gaetano Capasso, nel trigesimo della improvvisa dipartita di mons. Comparone).
L’attuale vescovo di Aversa, Mons. Angelo Spinillo, nella concelebrazione presieduta nella Basilica di S. Lorenzo Fuori le Mura, nel 2023 , per il venticinquesimo della morte del vescovo Comparone: “Il suo nome passa alla storia, alla storia millenaria di Aversa, tra i figli illustri della nostra Diocesi; facciamo un ricordo dell’uomo, del sacerdote, dell’educatore, del Vescovo, del Pastore, del Benefattore. Mons. Comparone era uomo di solida preparazione culturale che non veniva ostentata come quei negozi che mostrano poco in vetrina ma hanno molto nel retrobottega”.
Una raccolta dei suoi scritti è stata pubblicata, dal titolo Il magistero di un vescovo – Mons. Nicola Comparone –Scritti episcopali (1990-1998), editore Imago Media, Napoli 2002, con presentazione dell’arcivescovo Mons. Giovanni d’Aniello, attuale Nunzio apostolico nella Federazione Russa e in Uzbekistan.
Mons. Ernesto Rascato