Ogni anno, tra la fine di Agosto e l’inizio di Settembre, noi seminaristi viviamo con gioia un momento di fraternità prima dell’inizio del cammino formativo nei rispettivi seminari. Quest’anno dal 2 al 5 settembre abbiamo vissuto questi giorni presso la diocesi di San Marco Argentano – Scalea, in Calabria ,dove ci ha accolti il Vescovo Mons. Stefano Rega, sacerdote originario della nostra diocesi che è stato per tanti anni Rettore del Seminario vescovile.
Il tema che ci ha accompagnato nelle nostre riflessioni tenute con l’equipe formativa del seminario di Aversa e con il nostro Vescovo Mons. Angelo Spinillo è stata la recente lettera di Papa Francesco “Sul ruolo della letteratura nella formazione”.
Sulla base del documento si è sviluppato un fecondo dialogo, in cui il vescovo ci ha esortato ad “una rinnovata attenzione alla letteratura”, ricordandoci che “il Signore stesso si è incarnato e s’incarna, e ci da la possibilità di entrare in dialogo con Lui”.
Il vescovo ci ha ricordato che “il compito di una Chiesa in uscita è il dialogo con l’umanità” sottolineando come “la letteratura sia uno strumento utile ed efficace in quanto essa ci aiuta ad incarnarci nella situazione del mondo nel quale viviamo, senza correre il rischio di vivere in un mondo astratto”.
Insieme abbiamo riflettuto su come la letteratura è un occasione di crescita umana e spirituale perché, come dice il Santo Padre, “nella lettura, il lettore si arricchisce di ciò che riceve dall’autore, ma questo allo stesso tempo gli permette di far fiorire la ricchezza della propria persona, così che ogni nuova opera che legge rinnova e amplia il proprio universo personale”.
La letteratura quindi ci aiuta nel discernimento, anzi “meglio ancora: ci prepara a comprendere e quindi ad affrontare le varie situazioni che possono presentarsi nella vita. Nella lettura ci tuffiamo nei personaggi, nelle preoccupazioni, nei drammi, nei pericoli, nelle paure delle persone che hanno superato le sfide della vita, o forse durante la lettura diamo consigli ai personaggi che in seguito serviranno a noi stessi.”
Il Vescovo concludendo il momento di fraterna condivisione ci ha consegnato una frase tratta dal libro “Diario di un Curato di campagna”: “La chiesa è come una massaia, che attende sempre coloro che vengono. Per chi crede tutto è segno”.
Questo a sottolineare come nella letteratura nulla è da buttare via, ma tutto si trasforma in un dinamismo nel quale tutto “chiede salvezza”.
Oltre a fecondi momenti di crescita e di formazione abbiamo avuto anche la possibilità di conoscere la Diocesi che ci ha accolti, visitando il santuario di Praia a Mare dedicato alla Madonna della Grotta e il Santuario della Madonna del Pettoruto in San Sosti.
Abbiamo avuto modo di conoscere una terra ricca di fede e di tradizioni. Oltre alle devozione per la Vergine Maria abbiamo avuto modo di conoscere la figura di San Francesco di Paola, il Santo più amato dai Calabresi.
Visitando il Santuario e le grotte in cui il Santo ha vissuto abbiamo avuto modo di conoscere la sua figura di uomo e di Santo che ha fatto della sua vita un unione di preghiera e di vita fraterna.
In ultimo, ma non per importanza, non poteva mancare un po’ di tempo dedicato al mare limpido e roccioso della Riviera dei Cesari e una visita serale alla città di Diamante.
Ad maiorem Dei gloriam!
Testo e Foto: Seminario Vescovile