Secondo l’Istat, nel 2024 il numero di stranieri in Italia supera i 5 milioni, di cui più di un milione è costituito da minori. Questo dato dovrebbe aver reso il nostro paese all’avanguardia sulle problematiche dell’accoglienza e dell’integrazione: eppure oggi siamo ancora qui a discutere sulle varie forme da adottare per la concessione della cittadinanza. Come vivono gli immigrati e i loro figli questa situazione di indecisione mista a groviglio burocratico?
Se n’è parlato martedì 12 novembre presso la parrocchia “Santa Croce” in Casapesenna, in occasione dell’incontro sul tema dell’immigrazione “Cittadinanza Italiana: tra Ius Soli e Ius Scholae”.
La tavola rotonda ha dato il via ad una serie di iniziative promosse dalla Caritas diocesana di Aversa, in preparazione all’VIII Giornata Mondiale dei Poveri 2024 – La preghiera del povero sale fino a Dio (Sir 21,5) – che verrà celebrata domenica 17 novembre 2024.
Nel video abbiamo raccolto le riflessioni di don Vittorio Cumerlato, parroco “Santa Croce”; Hilarry Sedu, avvocato e giornalista professionista; Massimo Antonelli, fondatore della “Tam Tam Basketball” di Castel Volturno; Roger Sylvester Adjicoude, responsabile dell’Area Immigrazione della Caritas diocesana di Aversa.
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