“La trasfigurazione è propria di ogni cristiano: il nostro cuore è illuminato dalla luce grande della presenza di Dio, una luce grazie alla quale tutta la realtà acquista un senso nuovo”

Seconda Domenica di Quaresima 2025, il commento di Mons. Angelo Spinillo

Abbiamo iniziato questo cammino nel tempo della Quaresima pensando ai tanti cammini che, in questo periodo, siamo invitati a sviluppare: dal cammino giubilare a quello che in quest’Anno Santo compiamo da pellegrini di speranza, siamo impegnati nell’unico grande cammino della vita di fede.
Ed ecco che, domenica prossima 16 marzo 2025, il Vangelo di Luca ci annuncia la Trasfigurazione di Gesù, che è sul Monte Tabor con i suoi discepoli: “Questo brano ci conferma ancora una volta che il cammino si sviluppa sempre guardando ad una luce”, ci dice mons. Angelo Spinillo. “Questo avvenimento mi fa pensare all’arte, ad uno scultore che lavora su un pezzo di marmo informe per estrarne un’immagine capace di parlare alla mente e al cuore dell’umanità. Credo che questo possa dirsi anche della trasfigurazione – aggiunge il vescovo di Aversa – cioè il vedere qualcosa che gli altri non riescono a vedere”.
La trasfigurazione, dunque, “è propria di ogni cristiano: il nostro cuore è illuminato dalla luce grande della presenza di Dio, una luce grazie alla quale tutta la realtà acquista un senso nuovo e che ci dona di partecipare in maniera diversa a tutto il nostro vissuto quotidiano”.

 

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