Mons. Angelo Spinillo ordinerà presbiteri sei giovani. Le riflessioni di Mons. Stefano Rega, Rettore del Seminario Vescovile
Il prossimo 3 maggio alle ore 18.00, nella nostra Chiesa Cattedrale, il Vescovo Mons. Angelo Spinillo ordinerà presbiteri sei giovani tra cui due che hanno frequentato la nostra scuola Vescovile, il Liceo Classico “I. Caracciolo”: Don Domenico Pezzella originario della Parrocchia SS. Giuseppe ed Eufemia in Carditello e Don Alessandro Palumbo della Parrocchia S. Pietro Ap. in Parete. Gli altri quattro provengono dal cammino propedeutico e sono Don Michele Manfuso della Parrocchia S. Massimiliano M. Kolbe in Giugliano, Don Giuseppe Avolio della Parrocchia S. Stefano in Qualiano, Don Antonio Scarano della Parrocchia S. Michele Arcangelo in Aversa e Don Armando Bazzicalupo della Parrocchia S. Giuseppe Operaio in Aversa.
Come ogni anno cosi l’intera diocesi si prepara a celebrare questo importante evento di grazia con il dono di nuovi operai pronti a donare la loro vita per il servizio alla Chiesa diocesana.
Questi giovani si sono preparati e sono stati accompagnati verso questa meta con un intenso cammino fatto di formazione culturale e spirituale.
Infatti i giovani che ogni anno chiedono di iniziare con noi un cammino vocazionale o attraverso il nostro liceo o con l’anno propedeutico – perché già diplomati – vivono prima un’iniziale fase di discernimento e di preparazione agli studi teologici presso il nostro Seminario Vescovile e poi la formazione al Seminario maggiore di Posillipo guidato dai padri Gesuiti con un iter di studi filosofico-teologico (cinque anni) e con una intensa formazione attenta alla dimensione umana, spirituale e pastorale. Al termine di questo cammino ritornano nel Seminario Vescovile per fare sintesi di tutto l’iter formativo e prepararsi cosi all’ordinazione diaconale e presbiterale continuando ancora gli studi specializzandosi in alcuni ambiti della teologia o a Roma o a Napoli.
Pur provenendo in seminario, la maggior parte di essi, da cammini parrocchiali dopo il diploma o anche dopo gli studi universitari, si conferma come anche dal Seminario Minore e dal nostro Istituto Scolastico vengano vocazioni che raggiungono la meta del sacerdozio.
Tutto ciò è certamente frutto dell’impegno pastorale di tanti, dell’opera educativa del Seminario, della scuola vescovile, delle comunità parrocchiali, dell’Ufficio diocesano di pastorale delle vocazioni, degli amici del Serra Club e di tanti ancora che nel silenzio offrono a Dio sacrifici e innalzano preghiere quotidiane. Questi giovani si uniscono a coloro che sono ancora in cammino presso il Seminario Campano interregionale di Posillipo (23 dal primo al quinto anno) e ai ragazzi (18) che frequentano il Seminario Minore con annesso il Liceo.
L’equipe del Seminario e della pastorale vocazionale è impegnata ormai da anni perché tutta la nostra diocesi sia impregnata di cultura vocazionale e perché dal più piccolo al più grande, dalla famiglia ai giovani, tutti siano raggiunti dal vangelo della vocazione. Tre dimensioni animano tutto il nostro impegno: IN-Vocazione, la preghiera (per esempio il monastero invisibile); CON-Vocazione, il lavoro in rete con gli altri uffici, fatto di momenti di formazione e condivisione e PRO-Vocazione, le diverse attività (per i Sacerdoti, ragazzi, ministranti, giovani e famiglie).
Nel messaggio per la prossima Giornata Mondiale di Preghiera (11 maggio) Papa Francesco ha scritto: “la vocazione è un frutto che matura nel campo ben coltivato dell’amore reciproco che si fa servizio vicendevole nel contesto di un’autentica vita ecclesiale”. È infatti l’impegno di tutti a far si che nascano vocazioni, il primato della chiamata è certamente da attribuire a Dio, ma il sostegno, l’incoraggiamento e la testimonianza per sollecitare le risposte a Dio che chiama, è di tutti noi.
Mentre rivolgiamo gli auguri ai nostri giovani per un sacerdozio che “odori di pecora” secondo il cuore di Dio, a tutti – educatori e docenti – l’invito ad essere testimoni gioiosi della propria vocazione per fare una buona pastorale vocazionale. Ai nostri alunni l’invito del Beato, prossimo Santo, Giovanni Paolo II: “Se qualcuno di voi, cari ragazzi e ragazze, avverte in sé la chiamata del Signore a donarsi totalmente a Lui per amarlo “con cuore indiviso” (cfr 1Cor 7,34), non si lasci frenare dal dubbio o dalla paura. Dica con coraggio il proprio «sì» senza riserve, fidandosi di Lui che è fedele in ogni sua promessa. Non ha Egli forse assicurato, a chi ha lasciato tutto per Lui, il centuplo quaggiù e poi la vita eterna? (cfr Mc 10,29-30). […] Guardo con fiducia a questa nuova umanità che si prepara anche per mezzo vostro, guardo a questa Chiesa perennemente ringiovanita dallo Spirito di Cristo e che oggi si rallegra dei vostri propositi e del vostro impegno” (Roma, 20 agosto 2000)
Il Rettore
Mons. Stefano Rega