Lunedì 17 marzo, il vescovo visiterà l’Istituto Comprensivo Don Diana di Casal di Principe, per incontrare i ragazzi del Parlamento d’Istituto, costituito dai rappresentanti eletti annualmente nelle classi (dalla terza primaria alla terza media), all’interno del cammino di comunità “A piccoli passi”. Dialogando con loro, egli intende rivolgersi a tutti i bambini e ragazzi non solo della scuola, ma dell’intera diocesi e, per rendere questo concretamente realizzabile, chiederà il loro impegno.
“La proposta riguarda la memoria del nostro caro confratello don Giuseppe Diana, che nei prossimi giorni rinnoveremo come ogni anno, cercando di fare in modo che non si tratti solo di una rituale celebrazione, ma di un dialogo che si rinnova, ispirandoci e sostenendoci nella fatica di misurarci con i problemi del presente.
Questa memoria stiamo provando a far crescere, nel tempo, come fonte di speranza per tutti noi, in quanto capace di indicarci la via dell’essere comunità attiva nella fraternità e nell’attenzione alle ragioni della vita, che sempre richiedono il coraggio di cercare e annunciare la verità.” Così si è espresso mons. Spinillo, nella proposta avanzata alla Dirigente Scolastica Carla Cantelli, che, come sempre, ha prontamente aderito attivando, in tempi brevissimi, tutti i canali necessari.
L’Istituto Don Diana si conferma, così, insostituibile presidio per la cura e rigenerazione della memoria di don Peppino, che costituisce ormai una presenza viva nella coscienza dell’intero Paese, come testimoniato anche dall’impegno della stessa RAI. Anche per questo, con la sua visita, il vescovo intende mettersi in dialogo innanzitutto con i giovanissimi studenti, perché vogliano, sempre più, vivere positivamente la responsabilità di essere parte attiva e centrale di una comunità scolastica, che ha scelto come sua denominazione quella di “don Peppino”. La proposta di mons. Spinillo sarà quella di vivere da protagonisti questa condizione con gioia e creatività, mirando ad essere primi ambasciatori dei valori testimoniati dalla vita e dall’opera del giovane sacerdote, “scegliendo la vita”, “amando la propria terra”, riconoscendo sempre l’altro come un valore e non come un ostacolo.
L’iniziativa di lunedì 17 al “Don Diana” costituirà, quindi, una qualificante tappa di avvicinamento alla consueta celebrazione delle 7,30 il successivo 19 marzo presso la Chiesa di San Nicola, la parrocchia di “don Peppino”.
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