Sono trascorsi 40 giorni dalla Pasqua e Gesù, pienamente uomo durante tutta la sua esistenza nella quale ha costruito il ponte tra Dio e l’umanità, giunge al termine della sua missione: “Le piaghe impresse sul suo corpo testimoniano l’offerta di se stesso e il pieno compimento della volontà del Padre”, commenta Mons. Angelo Spinillo nello spezzare con noi la parola di domenica 2 giugno 2019.
“Gesù ascende al cielo annunziando ai suoi discepoli l’invio del Santo Paraclito, che renderà il Figlio di Dio sempre presente nella vita della Chiesa”. Come leggiamo nel Vangelo di Luca, “con grande gioia” i discepoli fecero ritorno a Gerusalemme e “stavano sempre nel tempio lodando Dio”: ecco, conclude il vescovo di Aversa, “questo è il volto dell’umanità nuova, che vive nella luce del Cristo immolato e risorto, certa di essere il popolo riconciliato con l’amore del Padre”.
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