Fare goal tutti insieme, nel segno della solidarietà: con questo intento sabato scorso, 23 dicembre 2023, la Diocesi di Aversa e la Caritas Diocesana – con i partner Associazione Caritas “Casa dei Figli” O.D.V. e la Cooperativa Sociale Mebius – hanno rinnovato per il quinto anno consecutivo il protocollo d’intesa con la Scuola Calcio “GT10 Palla al centro” per la realizzazione del Progetto “Diamo un Assist”.
A siglare l’accordo erano presenti il vescovo di Aversa, mons. Angelo Spinillo; il direttore della Caritas diocesana, don Carmine Schiavone; il presidente della “GT10”, Federica Tizzano, accompagnata dal direttore generale, Bruno Gadaleta, dal mister Luciano Di Cicco, dal dirigente Domenico Cirino e da una nutrita rappresentanza delle squadre di alcune categorie.
“Abbiamo deciso di sottoscrivere il protocollo d’intesa proprio per le nobili finalità che si prefigge”, commenta don Carmine. “Del resto, i partner coinvolti nella sigla del protocollo d’intesa realizzano anche interventi finalizzati all’educazione e all’aggregazione dei giovani attraverso la promozione di manifestazioni sportive o ludico ricreative in generale”.
Nello specifico, l’accordo definisce le modalità delle agevolazioni riservate ai bambini appartenenti a famiglie indigenti, che beneficeranno gratuitamente delle lezioni di calcio presso la GT10. “La nostra scuola si impegna a garantire la gratuità dell’iscrizione ed il pagamento della retta mensile a quei bambini, di età compresa tra i 5 e 14 anni, che ci saranno stati segnalati dalla Caritas di Aversa”, conferma il presidente Tizzano. L’accordo siglato in Episcopio avrà durata per l’intera stagione 2023/2024.
Il progetto “Diamo un Assist”, dunque, punta a migliorare la qualità della vita dei giovani attraverso il coinvolgimento in attività sportive: un impegno, aggiunge il dirigente accompagnatore Cirino, “che aiuta i ragazzi sia a mantenersi in forma sia ad acquisire principi fondamentali dettati dall’etica, dal rispetto reciproco e dallo spirito di squadra”. Lo sport in generale ed il calcio in particolare, si legge nel protocollo, “possono costituire una maglia importante della rete che – con il supporto della scuola, delle altre associazioni e delle istituzioni – favorisca, tramite il gioco, l’integrazione e quindi il superamento di certe barriere culturali e di taluni pregiudizi che ancora oggi sono radicati nel nostro territorio”.