Chiesa Cattedrale, Aversa
La costruzione della Chiesa Cattedrale di Aversa risale all’istituzione della diocesi, voluta nel 1053 da Papa san Leone IX su richiesta dei normanni; il tempio fu iniziato dal principe Riccardo I Drengot. Il maestoso duomo ricco di storia, di fede, di tradizione, di arte, dedicato a San Paolo, l’Apostolo delle Genti, è erede dell’antica Ecclesia Mater Aversana, rappresenta una gemma dell’architettura religiosa con tesori unici di arte normanna, in particolar modo il deambulatorio e la cupola ottagona.
Nella Cattedrale di S. Paolo avvertiamo orme indelebili di fede, di sacrifici, di impegno religioso e culturale di chi li ha prodotti: principi e conti, vescovi e canonici, fedeli e benefattori. I Principi fondatori, i Vescovi normanni e quelli successivi, il Capitolo Cattedrale ed il Clero secolare e regolare hanno scritto pagine bellissime nella storia della Chiesa ed hanno lasciato tracce della loro fede operosa : nelle istituzioni formative e caritative, ma soprattutto nel Duomo .
Alcuni vescovi, si sono distinti per la monumentale cattedrale aversana. Dopo il protovescovo Azzolino (1053), iniziatore della costruzione del duomo normanno, come non ricordare il benedettino Guitmondo (1088-1094) protagonista del suo completamento, Giovanni Paolo Vassallo (1473-1501) a cui si deve la fabbrica del campanile e la marmorea cattedra vescovile, Carlo I Carafa (1616-1644) fondatore della Santa Casa di Loreto, il cardinale Innico Caracciolo (1697-1730), ricostruttore della cattedrale su progetto dell’architetto romano Carlo Buratti.
La pianta della chiesa è longitudinale, a croce latina, a tre navate con transetto deambulato, coronata da sette absidi, è stata restaurata varie volte nei secoli: oggi ci appare nella sua primitiva architettura normanna, nell’intervento barocco delle navate e nella ristrutturazione ottocentesca del Presbiterio .
Nell’ardita architettura normanna del deambulatorio possiamo ammirare il portale romanico del Nymphios, le lastre marmoree di San Giorgio col drago e dell’ Elefante turrito ,
tavole rinascimentali come il Trittico di S. Michele e dipinti manieristici come l’Incontro di Pietro e Paolo del pittore aversano G. Battista Graziano.
Nelle cappelle laterali: il Crocifisso catalano, il Sarcofago del card. Caracciolo di P. Bracci, la tavola cinquecentesca dell’Adorazione dei Magi di C. Smeth e numerosi dipinti con maestosi altari.
Nel presbiterio ammiriamo la Sede vescovile del ‘400, l’Altare maggiore di L.Vanvitelli, gli Organi meccanici del ’600, e la Volta affrescata di C. Guerra del 1858, con episodi della vita si San Paolo.
Note storico-artistiche: Ufficio Beni Culturali
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