Ai Confratelli Sacerdoti
Carissimi Confratelli,
ringrazio anzitutto ciascuno di voi per la fraterna vicinanza in questi giorni in cui, come purtroppo anche altri, mi trovo a sopportare le conseguenze dell’infezione da Covid 19 che ancora sta creando tanti problemi nella nostra società.
Con tutti voi condivido un’immensa solidarietà con Don Maurizio Patriciello per le intimidazioni che sta subendo. Tra queste mi sembra ancora preoccupante l’ultima, di questa mattina.
Ciò che è stato scritto su un cartellone lasciato vicino al cancello della Parrocchia al Parco Verde è preoccupante perché sembra voler essere una provocazione ironica e irridente alla sola arma messa in campo da Don Maurizio e che è la sola arma della Chiesa: la parola.
Su quel cartello è stato scritto “BLA BLA … pe’ mò”.
È evidente il senso minaccioso di chi dice che per ora sono solo parole. Non nascondo, però, che in esse sembra si legga anche una forma di sfida a chi ha solo la parola, e direi il pensiero e la preghiera, per annunziare la verità di Dio e la sua giustizia che è tutta nella carità offerta a salvezza di ogni vita.
Certo, se genera queste reazioni, non è vero che la parola non colpisca e non lasci il suo segno.
L’imminenza delle celebrazioni pasquali ci invita a contemplare il Cristo, Colui che è il Verbo del Padre, parola di vita donata all’umanità, giudicato e umiliato, rifiutato come la luce è negata dalle tenebre. Nel contemplare la passione del Cristo riconosciamo la nostra missione di annunciare ai poveri la misericordia del Padre come unica, vera ricchezza dei figli suoi.
La Chiesa è inviata per annunciare ai poveri la salvezza: e chi è più povero di chi non vede la luce, rifiuta la parola, nega la fraternità?
Nei prossimi santi giorni della Pasqua saremo invitati a pregare per la pace nel mondo: non dimentichiamo di invocare la pace per questa piccola parte del mondo che è la nostra terra, che è quella porzione di popolo di Dio a cui il Padre ci manda per aprire “nel deserto una strada”, come ascolteremo da Isaia nella celebrazione di questa domenica, e annunciare al nostro popolo che il Signore chiama tutti alla vita.
Per quanto riguarda le celebrazioni pasquali, assumiamo le indicazioni date dalla CEI, che qui riporto integralmente.
Il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza (cfr DL 24 marzo 2022, n.24), offre la possibilità di una prudente ripresa. In seguito allo scambio di comunicazioni tra Conferenza Episcopale Italiana e Governo Italiano, con decorrenza 1 aprile 2022 è stabilita l’abrogazione del Protocollo del 7 maggio 2020 per le celebrazioni con il popolo. Tuttavia la situazione sollecita tutti ad un senso di responsabilità e rispetto di attenzioni e comportamenti per limitare la diffusione del virus.
Condividiamo alcuni consigli e suggerimenti.
- obbligo di mascherine: il DL 24/2022 proroga fino al 30 aprile l’obbligo di indossare le mascherine negli ambienti al chiuso. Pertanto nei luoghi di culto al chiuso si acceda sempre indossando la mascherina;
- distanziamento: non è obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di un metro. Si predisponga però quanto necessario e opportuno per evitare assembramenti specialmente all’ingresso, all’uscita e tra le persone che, eventualmente, seguono le celebrazioni in piedi;
- igienizzazione: si continui a osservare l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto;
- acquasantiere: si continui a tenerle vuote;
- scambio di pace: è opportuno continuare a volgere i propri occhi per intercettare quelli del
vicino e accennare un inchino, evitando la stretta di mano o l’abbraccio;
- distribuzione dell’Eucaristia: i Ministri continueranno a indossare la mascherina e a igienizzare le mani prima di distribuire l’Eucaristia preferibilmente nella mano;
- sintomi influenzali: non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al COVID-19;
- igiene ambienti: si abbia cura di favorire il ricambio dell’aria sempre, specie prima e dopo le celebrazioni. Durante le stesse è necessario lasciare aperta o almeno socchiusa qualche porta e/o finestra. I luoghi sacri, comprese le sagrestie, siano igienizzati periodicamente mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti;
- processioni: è possibile riprendere la pratica delle processioni.
Come nostre indicazioni si aggiunge:
- per quest’anno ancora non si tenga la tradizionale benedizione pasquale delle famiglie;
- si riprenda la distribuzione dell’eucaristia nella forma del procedere dei fedeli verso l’altare.
La CEI ci invita ad esortare i fedeli alla partecipazione in presenza alle celebrazioni liturgiche limitando la ripresa in streaming delle celebrazioni e l’uso dei social media per la partecipazione alle stesse. A tal riguardo si segnala che i media – Tv2000 e Circuito radiofonico InBlu – trasmetteranno tutte le celebrazioni presiedute dal Santo Padre.
Per i giorni particolarmente significativi della liturgia pasquale la CEI offre ancora i seguenti orientamenti:
- La Domenica delle Palme, la Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme sia celebrata come previsto dal Messale Romano. Si presti però attenzione che i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma portato con sé, evitando consegne o scambi di rami.
Come già facemmo lo scorso anno, credo sia importante suggerire di evitare scambi dei rami tra le persone, ma che, ove necessario, sia possibile che volontari, attrezzati con dispositivi di protezione, possano provvedere a distribuirli ai singoli fedeli all’inizio della celebrazione.
- Il Giovedì Santo, nella Messa vespertina della “Cena del Signore”, per il rito della lavanda dei piedi ci si attenga a quanto prescritto ai nn. 10-11 del Messale Romano (p.138). Qualora si scelga di svolgere il rito della lavanda dei piedi si consiglia di sanificare le mani ogni volta e indossare la mascherina.
Nei tempi di adorazione presso gli altari della reposizione si abbia cura che sia assicurato un sempre prudente distanziamento tra le persone.
- Il Venerdì Santo, secondo le indicazioni che verranno dall’Ufficio Liturgico, si introduca nella preghiera universale un’intenzione “per quanti soffrono a causa della guerra”.
Nell’atto di adorazione, secondo quanto prescritto ai nn. 18-19, del Messale Romano (p. 157), si eviti il bacio della Croce.
- La Veglia pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti, come previsto dal rito.
Buona e santa domenica a tutti
+ Angelo