“Durante il cammino della Quaresima, Dio ci svela ogni giorno di più il suo volto di padre misericordioso, chiamandoci a una vita nuova e limpida”
In queste settimane, tante volte abbiamo ripetuto che il tempo di Quaresima è un tempo di cammino: chi cammina, guarda sempre avanti all’incontro con la verità. Come per il popolo di Israele, questo cammino ci permette ogni giorno di più di conoscere meglio il volto di Dio.
“Come nella parabola della scorsa settimana, in questa quinta domenica di Quaresima (7 aprile 2019) sentiamo che Dio ci rivela ancora di più il suo volto di padre misericordioso”, osserva Mons. Angelo Spinillo, che stavolta spezza la parola con i giovani Antonio Cecere e Sabatino Ricci. Come ad un culmine del nostro cammino, Dio si rivela a noi come Colui che non vuole più ricordare le cose passate, dense di situazioni tristi nelle quali l’umanità si è persa nei meandri del proprio egoismo e della ricerca del potere terreno.
“Nel Vangelo di Giovanni – continua il vescovo di Aversa – il Signore ci annuncia cose nuove: Gesù incontra una donna adultera, che secondo la legge andava punita con la lapidazione. Ma Gesù si schiera contro l’annullamento della persona, la accoglie chiamandola a vita nuova e la invita a riprendere un cammino di purezza e limpidezza dell’amore”.
Il nostro Dio, dunque, “ci invita continuamente a vincere la tentazione di sentirci rassegnati all’idea che non si possa uscire da una dimensione di egoismo e di peccato: con il volto del padre misericordioso, Egli ci accoglie come suoi figli, ci chiama alla novità e alla pienezza del bene”.