Discorso di Ringraziamento di S.E. Mons. Emilio Nappa al termine della Cerimonia di Ordinazione Episcopale

Cerimonia di Ordinazione Episcopale di S.E. Mons. Emilio Nappa,
Arcivescovo Titolare di Satriano, Segretario Aggiunto del Dicastero per l’Evangelizzazione,

Conferita da Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Luis Antonio Gokim Tagle,
Pro-Prefetto del Dicastero per L’Evangelizzazione

Conconsacranti
Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Edgar Peña Parra
Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato

Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Angelo Spinillo
Vescovo di Aversa

BASILICA VATICANA, 28 GENNAIO 2023

 

Discorso di Ringraziamento di S.E. Mons. Emilio Nappa al termine della Cerimonia di Ordinazione Episcopale

Eminenze, Eccellenze, confratelli nel sacerdozio, fratelli e sorelle tutti,

‘La Speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato’ (Rm 5,5). Questo è il testo Biblico dal quale è tratto il motto Episcopale che ho scelto e che fa seguito idealmente al passo biblico che adottai per l’ordinazione presbiterale: …e la Sua casa siamo noi se conserviamo la libertà e la speranza di cui ci vantiamo (Eb. 3, 1-6).

L’incontro con il Signore Gesù per me è stato proprio questo: amore e speranza trasformatisi in cammino nella Chiesa. Infatti, da giovane cercavo risposte alle domande della vita; ero poco religioso seppur credente, ed ho ricevuto in dono l’accesso alla fonte dell’essere che è Amore, Dio, che mi ha riempito il cuore. Questa esperienza è diventata poi Vocazione, che mi ha fatto sperimentare il senso di libertà che da giovani, ma anche oggi, si cerca e che spesso si confonde con altro. Questa vocazione, poi, ha preso la forma della missione in tempi, luoghi e modalità diversi. Questa missione, oggi, con la chiamata e la consacrazione nell’episcopato assume dei lineamenti e delle dimensioni che mai avrei immaginato.

Oggi sono Vescovo perché renda ancora di più partecipi gli altri di questa verità centrale del cristianesimo: Dio è Amore che si dona e dunque libertà che crea nuove possibilità di vita anche lì dove tutto può sembrare sterile. E la cifra che rende credibile ciò è la gioia, che nasce dalla Rivelazione di Dio, tutta percorsa dalla promessa di un futuro di compimento, pienezza di vita e felicità. Essa però è già presente qui ed ora, se si condivide un comune destino di popolo e di Chiesa: infatti, nessuno è cristiano da solo e nessuno può essere felice da solo! Questa esperienza di cristianesimo e queste verità comprese, sono state e sono alla base della mia fede e del mio pensare.

Chiaramente, la persona e il sacerdote che sono oggi è il risultato degli incontri con i volti, le storie e le realtà per cui devo dire grazie. Anzitutto a coloro che mi hanno reso visibile e presente il ‘farsi vedere’ di Dio all’inizio del mio percorso: il mio parroco, don Eduardo B., che mi ha testimoniato la fede, e che alle origini, assieme a P. Luigi M. e P. Olinto C. (tutti in cielo oggi) sono stati modelli per me. Poi ai formatori e Rettori del Seminario di Posillipo prima e del Collegio Capranica poi: Mons. Luigi R., don Emilio S., P. Botta, P. Granzino, S. E. Luciano Pacomio e S. E. M. Pennisi. Ai Vescovi G. Gazza -che mi ha accolto in seminario- e L. Chiarinelli (entrambi di felice memoria) che mi ha ordinato presbitero.

Sento forte poi l’esigenza di dire il mio grazie a coloro che mi hanno fatto conoscere l’universalità della Chiesa attraverso la sollecitudine e l’amore per essa: S. Ecc.za. Antonio M. e S. Em.za Paolo R. Ancora, ai Vescovi della provincia di Caserta, a partire dal mio Vescovo, S. Ecc.za Angelo Spinillo, che mi hanno dato fiducia, affidandomi la direzione dell’Istituto Sup. di Scienze Religiose interdiocesano, che oggi è qui con una rappresentanza guidata dal Direttore. Alla gratitudine per il mio Vescovo Angelo si aggiunge la sincera riconoscenza ai confratelli tutti della Diocesi di Aversa, con cui ho condiviso e condivido la fraterna appartenenza alla nostra amata Chiesa particolare.

Gratitudine esprimo oggi ai Superiori che mi hanno chiamato in Curia qui a Roma: il Card. Segretario di Stato, Sua Em.za Pietro Parolin, il Sostituto Sua Ec.za Edgar Peña Parra, il già Assessore, S. Ec.za R. L. Cona; associando ad essi S. Ecc.za M. P. Gallagher e S. Ecc. L. Russo, che mi hanno onorato con la presenza (insieme ai Cardd. Calcagno e Lazzaro Yu Yeong Sik). Dico anche grazie a tutti i colleghi, confratelli e amici della Segreteria di Stato prima e della Segreteria per l’Economia dopo.

Il mio grato ricordo va a quanti ho incontrato lungo la strada nel mio ministero sacerdotale: le comunità di Aversa (San Giuseppe Operaio, dove sono rinato alla fede, San Michele Arcangelo, dove sono stato vice-parroco; S. Rocco, che mi ha visto Rettore per quasi 16 anni; S. Lorenzo; S. Teresa d. B. Gesù e i Ss. Filippo e G., che mi hanno ospitato in vari periodi) e le comunità qui a Roma (N. S. di Lourdes, S. Emerenziana e S. R. Bellarmino); la comunità di Domus Sanctae Marthae, che mi ha accolto come ospite e Vice-Direttore, con il Consiglio di Domus Vaticanae e il suo Presidente Sua Ecc.za A. Ripa. In ogni dove e con ciascuno ho cercato di condividere nella verità la mia vita e il mio ministero. So che è presente una delegazione della Parrocchia ‘S. Pietro Apostolo’ di Satriano, la Sede titolare che il Papa mi ha assegnato –  con il Parroco, il Sindaco e il vice-Sindaco, anch’essi devoti a San Rocco: grazie della vostra presenza e preghiera, che mi ricordano, seppur simbolicamente, il legame imprescindibile tra il vescovo e una porzione popolo.

Ringrazio il Santo Padre, che facendosi interprete della volontà di Dio mi ha scelto come Vescovo, incaricandomi Segretario Aggiunto e Presidente delle PP.OO.MM., in seno al Dicastero per l’Evangelizzazione. Il mio pensiero grato va a Lei Sig. Card. Luis Antonio G. Tagle, che mi ha accolto con benevola, paterna fiducia e amicizia. Spero di saper continuare a servire la Chiesa con il Suo sostegno insieme a quello di tutti i Superiori, gli Officiali e i colleghi del Dicastero e delle Pontificie Opere, che ringrazio per la loro presenza e preghiera. La mia gratitudine particolare va al Rettore e alla comunità del Pontificio Collegio Urbano, che sono stati preziosi nell’organizzazione globale di questo momento, come pure nel servizio liturgico e con l’animazione del canto. Con loro ringrazio l’Ufficio delle celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice, a partire da Mons. Dubina che ha diretto il servizio liturgico.

Grazie, grazie alla mia Famiglia, origine e sostegno della mia esistenza!

Grazie a tutti voi, amici provenienti dalla città di Aversa – qui rappresentata dal Sindaco – e da molti altri luoghi, che a diverso titolo ma con una comune gioia, avete voluto condividere questo passaggio importante della mia vita e vocazione.

Sia gloria a Dio per tutto questo!

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