Ecco un breve video-resoconto dell’incontro con le interviste a Mons. Antonio Di Donna, Vescovo di Acerra; l’Avv. Antonio Mirra, Presidente dell’Ato Rifiuti Provincia di Caserta; Mons. Francesco Picone, Vicario Generale della Diocesi di Aversa; Stefano Di Foggia, Direttore dell’Ufficio Diocesano Problemi Sociali.
Oltre 15 i Comuni che hanno partecipato all’incontro. I sindaci di Aversa e Giugliano sono stati personalmente presenti all’iniziativa, con la quale si è voluto fare il punto su una situazione, che desta preoccupazioni soprattutto per la convergenza tra l’imminente blocco dell’inceneritore e le crescenti speculazioni sul conferimento dell’umido.
Non sono prevedibili gli scenari che potrebbero venire a determinarsi di qui a poche settimane. Ma è stata espressa anche preoccupazione per la prospettiva di un carico tariffario, che potrebbe divenire insostenibile oltre che per l’aumento dei costi, anche per il probabile concentrarsi di questi su un numero più ristretto di contribuenti, date le diverse procedure ormai in vigore per l’accertamento dei debiti esigibili.
Il vescovo di Acerra, mons. Antonio Di Donna, ha voluto partecipare all’incontro, portando la voce della sua gente, che popola quella che, con Giugliano, ha definito “città martire”, città sulle quali senza alcun rispetto per la tutela della salute si concentrano carichi inquinanti insopportabili ormai da decenni.
L’avv. Antonio Mirra, Presidente dell’ATO Rifiuti di Caserta ha tracciato il percorso che, nei prossimi mesi, dovrebbe finalmente rendere operativo l’Ambito Ottimale, costituito già da oltre due anni, riferendo inoltre della garanzia offerta da Gisec (partecipata della Provincia di Caserta) di collocare in altri inceneritori la produzione d’indifferenziato.
Il Procuratore aggiunto presso il Tribunale di Napoli Nord, Domenico Airoma, ha riproposto le risultanze dell’indagine svolta dall’Istituto Superiore di Sanità sul territorio, individuando e localizzando relazioni preoccupanti tra condizioni ambientali e insorgenza di patologie oncologiche e non solo. Airoma ha inoltre indicato criticità e cause di illeciti e reati in materia ambientale.
La prospettiva tracciata nell’incontro è quella di un dialogo con tutti e di una politica che sappia parlare con una sola voce, almeno su temi, come quello ambientale, dominato da interessi illeciti e comportamenti criminosi. Si è invocata un’impennata di responsabilità civica.
Si è condivisa, perciò, la prospettiva territoriale di un PATTO DI CITTÀ, da costruire con due spinte convergenti: partecipazione attiva e comportamenti corretti da parte dei cittadini, a fronte di trasparenza, apertura alla collaborazione e buongoverno da parte delle Amministrazioni.
Parte attiva in questo processo sarà costituita dalle comunità scolastiche in cammino A PICCOLI PASSI. (22 disseminate il 16 Comuni) .
Nasce dunque un FORUM CIVICO TERRITORIALE, che, sostenuto da un comitato scientifico di esperti volontari, avrà come primo focus tematico: il ciclo integrato dei rifiuti.
Prima verifica del percorso avviato: il 4 ottobre in chiusura del “Tempo del Creato”, ospiti della comunità atellana.
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