Domenica 12 Aprile 2015, II Domenica del Tempo di Pasqua
Il vangelo della seconda domenica di Pasqua ci racconta di Tommaso e di quel che accadde otto giorni dopo la Resurrezione del Signore. L’assenza del discepolo chiamato Dìdimo nel momento in cui Gesù si presentò agli apostoli, ci dice Mons. Spinillo, può essere considerata “casuale” o forse “provvidenziale”.
“Egli vuole vedere e toccare le piaghe del Cristo non tanto per sincerarsi della Resurrezione, ma perché vuole entrare a contatto con questo mistero grande”.
Proprio i segni della Passione che Gesù ha dovuto affrontare sono “segni impossibili da cancellare: segni di fatica, ma anche di verità che vivranno per sempre in una luce nuova e più luminosa”.