“L’augurio è che il nuovo anno ci aiuti a sviluppare la ‘cultura della cura’, illuminati dalla figura di Maria e dall’esempio del personale medico e sanitario in prima linea per fermare l’epidemia”
Ad otto giorni dal Natale la Chiesa celebra la Divina Maternità di Maria Santissima: “Nelle immagini tenerissime che vediamo nel presepe, Maria viene di solito raffigurata come inginocchiata ad adorare quel bimbo e a contemplare il mistero di Dio”, afferma Mons. Angelo Spinillo nel suo Messaggio di Fine 2020.
Ci ritroviamo, dunque, ancora in preghiera, ma anche per scambiarci gli auguri per il nuovo anno. “Anche noi, nel nostro presepe, abbiamo voluto inserire la statuina dell’infermiera, a rappresentare il personale sanitario, medico e scientifico – in prima linea per liberare l’umanità da questa epidemia – che è stato al fianco delle tante persone che, in questo periodo, hanno vissuto nella sofferenza”.
La riflessione del Vescovo di Aversa per il 2021 oramai alle porte, si riallaccia al messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace: “L’auspicio è che possa essere davvero un tempo di crescita nel bene per tutti, sviluppando e alimentando quella ‘cultura della cura’: delle persone, dell’ambiente, della vita”. Buon cammino a tutti, allora, guidati dalla figura luminosa di Maria Santissima, “Stella del mare e Stella della speranza, colei che ha cura del suo figlio e di tutti noi”.
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