Parrocchia S. Lorenzo (fuori le mura):
La comunità parrocchiale usufruì fin dall’inizio della chiesa monumentale del monastero benedettino, probabilmente sorto prima del mille. La chiesa fu eretta nel 1050, grazie alla principessa normanna Urrifreda, come attesta ancora una lapide nell’edificio, che poggia su 12 pilastri. Nel 1098 la struttura fu ingrandita ad opera di Riccardo, principe di Capua. La consacrazione avvenne nel 1627 ad opera del Vescovo Efesino. Nel 1728 fu restaurata e vennero sovrapposti numerosi stucchi, oltre all’occultamento delle estreme navate adibite a cappelle. La chiesa è costituita da una lunga navata centrale che termina con l’abside rettangolare poggiante su un’alta piattaforma, copertura della sottostante cripta. La navata è completata dalle altre quattro navate laterali. Essa, inoltre, è divisa con piloni polistili, colonne marmoree e classici capitelli. I piloni arrivano all’arco trionfale e terminano all’abside; al di sopra di essi, che sorreggono serie di arcate, si può ammirare un cassetto nato che nasconde capriate lignee, coperte da tegole romane. La porta principale d’ingresso, insieme a tutta la facciata, ricorda lo stile longobardo. Il portale della facciata, rimasto unico, è maestoso, sorretto da due colonne striate a spira che poggiano su due leoni accosciati, mentre due teste taurine sporgono dai capitelli ed in cima si può ammirare un’aquila (o un corvo), simbolo allusivo a S. Benedetto. Il campanile terminava a cuspide, ma, colpito da un fulmine, resta tuttora in parte demolito. Nei sotterranei furono trovati impianti romani militari, usati come passaggi o prigioni.