Già prima dell’anno mille S. Maria Preziosa era venerata in una piccola chiesetta rurale abbandonata poi per un’altra chiesa rurale che nel 1400 fu indicata come Rettoria, per essere dichiarata terza per prestigio in tutto il territorio della diocesi nel 1600. Con il passare degli anni subì diversi danni a causa dell’usura del tempo e di vari altri eventi, divenendo, infine, inagibile dopo il sisma del 1980. Fu deciso così di demolirla per poter erigere un nuovo edificio che potesse anche essere più rispondente all’accresciuto numero della popolazione. La nuova chiesa è in stile geometrico; vi si accede attraverso sette scalini, che vogliono essere simbolo dei sette Sacramenti, e la facciata si presenta a forma di triangolo isoscele con al centro una croce ed una simbolica campanella. L’interno, lungo 24 m. e largo circa 16m., è reso molto luminoso da tre grandi finestroni che si aprono su ognuno dei tre lati.