Breve resoconto delle giornate pro-Seminario, che si sono appena concluse al termine di un ciclo di incontri cominciato a novembre
In questo nuovo Anno pastorale 2014/2015 noi seminaristi, insieme all’equipe formativa del Seminario vescovile di Aversa, abbiamo cercato di rispondere all’appello incalzante di Papa Francesco ad essere «centrati in Cristo e nel Vangelo» per poter essere «braccia, mani, piedi, mente e cuore di una Chiesa “in uscita”». In particolare abbiamo vissuto le giornate del seminario nella I e III domenica d’Avvento e di Quaresima in una veste nuova: infatti, accanto alla tradizionale testimonianza nelle varie comunità parrocchiali, abbiamo promosso l’incontro del sabato mattina con gli studenti delle scuole secondarie superiori presenti sul nostro territorio diocesano.
Gli incontri mattutini nelle scuole, resi possibili anche grazie all’ausilio dei sacerdoti che vi insegnano religione cattolica, sono stati accomunati da un profondo spirito di accoglienza e di partecipazione da parte dei dirigenti scolastici, docenti e studenti. Soprattutto questi ultimi hanno accolto con gioia ed entusiasmo l’idea di vivere qualche ora discutendo sui temi della vocazione e della fede, che appaiono così distanti all’attuale riflessione giovanile.
Cos’è la vocazione? Questo, il quesito che abbiamo posto in prima battuta ai nostri interlocutori, suscitando le più disparate risposte e reazioni. Se per alcuni la vocazione è sembrata inerire unicamente al diventare prete o suora, per altri essa è qualcosa che riguarda la vita di ognuno. Per altri ancora poi la reazione è stata di silenzio, di fronte all’impossibilità di collocare il termine all’interno delle proprie categorie.
È proprio vero! La difficoltà di concepire la vita come vocazione, come dono gratuito, può essere causata tra l’altro dalla mentalità strumentale e materialista che caratterizza il nostro tempo. E così si finisce spesso per rendere la vita come un mercato, dimenticando la sacralità della persona: ciascuno di noi infatti come un tempio custodisce un grande tesoro (cf Gv 2,13-25). Siamo dunque chiamati primariamente a rispondere al desiderio di bene che lo Spirito pone nei nostri cuori facendo così della nostra vita un capolavoro.
In seconda battuta ci siamo soffermati sull’ascolto del brano musicale di Emis Killa, Lettera dall’inferno. Un titolo provocatorio quanto il testo che, per la vicinanza di tematiche al mondo giovanile, ha reso più profondo e acceso il dibattito. D’altronde chi di noi almeno una volta non si è sentito all’inferno, e arrabbiato di fronte ai silenzi di Dio non ne ha invocato la presenza? (cf salmo 130).
Di fronte alla partecipazione attiva degli studenti nasce spontaneo il senso di gratitudine al Signore perché ancora oggi, come nel giovane Agostino d’Ippona, continua a suscitare la nostalgia dell’Assoluto e il desiderio di Verità. Del resto, come egli ben comprese, non siamo noi a possedere la Verità dopo averla cercata, ma è Essa che ci cerca e ci possiede.
Antonio Natale
Le giornate pro-Seminario hanno seguito il secondo calendario:
29 Novembre Forania Aversa e Giugliano
13 Dicembre Forania Casal di Principe e Trentola-Casaluce
21 Febbraio Forania Atellana e Frattamaggiore
7 Marzo Forania Sant’Antimo e Caivano