Circa i matrimoni concordatari prenotati tra maggio e agosto e rimandati in autunno.
Per tutti i matrimoni previsti tra maggio e agosto, che avevano i procedimenti di pubblicazioni civili pendenti alla data del 23 febbraio 2020 o avviati dopo tale data, non verranno considerati (ai fini del calcolo della scadenza dei consueti 180 giorni, entro i quali celebrare il matrimonio) i giorni compresi tra il 23 febbraio e il 15 maggio 2020. In definitiva, le pubblicazioni avranno 83 giorni di proroga, nei cui termini sarà possibile celebrare il matrimonio. I parroci prendano contatto con l’ufficio matrimoni per verificare la validità delle pubblicazioni in riferimento alla nuova data fissata per la Celebrazione del Matrimonio, solo dopo aver verificato il periodo e la validità delle pubblicazioni invieranno la pratica all’ufficio matrimoni come di prassi.
I parroci, al momento di inviare l’atto di matrimonio al Comune (sempre entro i 5 giorni dalla data di celebrazione), dovranno riportare alla dicitura “pubblicazioni civili”, la data di eseguite pubblicazioni aggiungendo l’inciso “termini ricalcolati per la celebrazione in base all’art. 37 del Decreto-Legge 8 aprile 2020, n. 23. Per i matrimoni ulteriormente spostati in date successive, si dovrà invece ripetere tutta la procedura per ottenere le nuove pubblicazioni civili.
Circa i documenti religiosi, in linea di massima la proroga di scadenza sarà possibile per i matrimoni spostati per un tempo non superiore ai tre mesi dalla precedente data. Ovviamente ci sarà poi una valutazione da effettuare insieme, caso per caso. “
Ufficio Cancelleria