“Il cristiano crede nella Resurrezione, fondamento di una umanità nuova, capace di affrontare insieme le fatiche e di prendersi cura gli uni degli altri con affetto fraterno”
Otto giorni dopo la celebrazione della Santa Pasqua, viviamo nella certezza che il Cristo è il vincitore. “In questi giorni dovremmo chiederci se ci sentiamo davvero partecipi della vittoria del Cristo Risorto sulla morte”, riflette Mons. Angelo Spinillo. Il cristiano , infatti, “è colui che crede nella risurrezione, nella vittoria della vita e del bene. Ma credere non significa semplicemente sentirsi rassicurati nelle diverse situazioni di difficoltà che la vita ci presenta: credere nel Cristo Risorto significa credere in una vita nuova”. La storia della chiesa, ci dice il vescovo di Aversa, ci dimostra che è possibile impostare questo nuovo percorso di vita. E la parola tratta dagli Atti degli apostoli, che spezziamo domenica prossima 11 aprile 2021, ci racconta la nascita di questa comunità nuova che sorge in Gerusalemme, fondata sul vivere nello spirito del Cristo Risorto, il Signore che dona il suo spirito ai suoi discepoli. “Credere nel Signore Risorto significa immergersi nella sua presenza, cambiare tutto della propria vita. Beati coloro che crederanno pur non avendo visto: ecco, questa è la grande fiducia, la grande speranza che portiamo nel cuore e che ci porta a diventare una umanità nuova, capace di affrontare insieme tutte le fatiche e di prendersi cura gli uni degli altri con affetto fraterno, aderendo pienamente alla bontà della Carità di Dio”.
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